lunedì 17 novembre 2008
L'Algeria è responsabile degli atti e decisioni del polisario (Mustapha Bouh) Rabat
L'Algeria è responsabile degli atti e decisioni del polisario (Mustapha Bouh) Rabat
16/11/08-
Il sig. Mustapha Bouh, nominato recentemente ambasciatore del Marocco in Angola, ha dichiarato che " la responsabilità dell'Algeria è interamente impegnata per gli atti e decisioni politici del polisario, del fatto che ripara quest'entità marionetta sul suo territorio e gli porta il suo sostegno".
Il Sig. Bouh, che era l'ospite dell'emissione " Moubachir mâa" , diffusa sabato sera, dalla catena Al Jazeera diretta e dedicata al tema " il Marocco e la proposta d'autonomia al Sahara" , ha aggiunto che " quindi il polisario n' è affatto principale della decisione di trovare una soluzione alla questione del Sahara".
" Se ostacoli continuano ad essere elaborati dinanzi alla soluzione politica della cartella del Sahara, il Marocco non ipotechera il suo sviluppo e la sua organizzazione amministrativa ad un consenso qualunque di parti che rifiutano di arrivare ad una soluzione" , ha proseguito.
Il Sig. Bouh inoltre ha ricordato che le Nazioni Unite ed i membri influenti in seno al Consiglio di sicurezza hanno favorevolmente accolto la proposta marocchina d'autonomia nelle province del sud.
La proposta del Marocco non è fortuita.
È stata presentata dopo che l'ONU aveva annunciato l'impossibilità di tenere un referendum nelle province del sud del regno, ha notato.
Per quanto riguarda la questione dei diritti dell'Uomo, ha affermato che il Marocco è il solo paese arabo a avere trattato quest'argomento con coraggio, in particolare attraverso la creazione dell'Istanza equità e riconciliazione (1).
Il Marocco, paese dove i diritti dell'Uomo è rispettato, può sentirsi fidarsi di ciò che difensori di diritti dell'Uomo originari delle province del sud esprime liberamente le loro opinioni all'estero, senza che nessun danno sia portato alla loro sicurezza o alla loro integrità.
Il Sig. Bouh ha anche evocato le gravi violazioni dei diritti di l' Uomo perpetrate nei campi di Tindouf, in cui egli non ha né libertà d'opinione, né preme, né giustizia né processo giusto" , e dove l'ordine è disciplinato da una struttura politica che sorveglia fatti e gesti della gente in una zona ermeticamente chiusa.
D'altra parte, il sig. Bouh ha ricordato che la maggioranza dei vecchi " dirigenti storici" del polisario hanno riacquistato la loro madre patria di cui degli ex dirigenti militari, dei ministri e dei membri preteso dell'ufficio politico del polisario.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
lunedì 27 ottobre 2008
Il Marocco si rallegra per l'adozione per consenso della risoluzione sul Sahara New York (Nazio...)
22/10/2008
Il Marocco si è felicitato, martedì, per l'adozione, senza voto, da parte della quarta Commissione dell'Assemblea generale dell'ONU, di una risoluzione sul Sahara che ribadisce il sostegno della Comunità internazionale alla nuova dinamica di regolamento impegnata dall'iniziativa marocchina d'autonomia.
Il regno si rallegra che questo testo " risponde alle sue attese legittime, in questo senso, che integra e fa i suoi gli sviluppi intervenuti, che durano l'anno passato, sviluppi, di cui l'importanza e la pertinenza procedono della preoccupazione della Comunità internazionale di sostenere ed incoraggiare una nuova dinamica di regolamento, iniziata grazie alla proposta marocchina d'autonomia" , ha dichiarato l'ambasciatore, rappresentante permanente del Marocco presso l'ONU, il sig. El Mostafa Sahel, dinanzi alla quarta Commissione.
La proposta d'autonomia ha " iniziato un processo di negoziati che nessun regolamento di questa vertenza regionale" , ha aggiunto.
Il Sig. Sahel ha sottolineato che la delegazione marocchina si rallegra, anche, che l'Assemblea generale si mette in fase con il Consiglio di sicurezza, " sancendo così la stessa visione e lo stesso approccio, di questi due organi, nel trattamento di questo dossier".
In questo senso, ha rilevato che " gli sviluppi integrati in questa risoluzione consensuale e riguardanti il riferimento fatto nella sua parte operante alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza 1754 (2007), 1783 (2007) e 1813 (2008), come pure l'appello alle parti di impegnarsi tra una fase più intensiva di negoziato, considerando gli sforzi e sviluppi compiuti, dal 2006, met. in fase, e ciò, al modo della risoluzione adottata, nel corso dell'ultima sessione, l'Assemblea generale con il Consiglio di sicurezza, che sancisce così la stessa visione e lo stesso approccio, di questi due organi, nel trattamento di questa questione".
" La delegazione del Marocco che si rallegra, infine, per lo spirito di compromesso e di realismo che è prevalso tra le parti, in occasione dei negoziati che si sono conclusi a questo testo consensuale, formula il suo desiderio sincero di vedere chiudere questa vertenza, per accelerare l'arrivo di un Magreb unito, prosperoso, democratico e stabile, al vantaggio, non soltanto dei popoli della regione, ma anche dei partner internazionali" , ha sottolineato il diplomatico.
La nuova risoluzione sulla questione del Sahara sostiene il processo di negoziati in corso, pur rallegrandosi per l'impegno delle parti da entrare in una fase di negoziati più intensiva, tenendo conto dei nuovi sviluppi verificati dal 2006.
L'adozione, senza voto di questa risoluzione, interviene dopo lunghe e dure trattative, l'Algeria contrastandosi fino là a volere fare passare un testo che ignora gli ultimi sviluppi verificati nella cartella del Sahara, in particolare, le risoluzioni del Consiglio di sicurezza 1783 (ottobre 2007) e 1813 (aprile 2008).
È stata finalmente forzata di accettare gli emendamenti, in questo senso, auspicati dal Marocco con l'appoggio dell'Unione europea, degli Stati Uniti e di un grande numero di paesi africani, asiatici e latino-americani.
mercoledì 15 ottobre 2008
L'indipendenza del Sahara " non è viabile" , afferma un giornale canariano
L'indipendenza del Sahara non è realizzabile e sola; autonomia " permetterebbe di avanzare nella risoluzione di un conflitto" chi dura da oltre 30 anni, ha affermato, domenica, il giornale canariano " Provincia".
In un articolo firmato Francisco Pomares, il giornale ha ricordato che l'inviato personale del segretario generale di l' ONU per Sahara, il sig. Peter Van Walsum, l'ha detto chiaramente quando ha affermato che l'indipendenza del Sahara non è un'opzione realistica.
" Questo non è la prima volta che un inviato speciale delle Nazioni Unite parla con questa chiarezza, ma c'è la prima volta che lo fa in una relazione indirizzata al Consiglio di sicurezza" , ha sottolineato il sig. Pomares, che era il direttore del giornale l'Opinione di Tenerife.
" " Questo che ha detto Van Walsum è la verità" pura; , ha martellato continuando ad evocare l'autodeterminazione non si farebbe che perpetuare una situazione d'ingiustizia per 30 altri anni ancora, ha affermato, ritenendo che " il momento è può essere venuto ad iniziare a cambiare discorso…
Fonti:
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giovedì 9 ottobre 2008
Il segretario di Stato americano raccomanda l'adozione di una forma...
La Sig.ra Condoleza Rice, il segretario di Stato americano ha perorato a favore dell'adozione di una " forma d'autonomia per regolare la cartella del Sahara" , ribadendo la necessità di trovare una soluzione a quest'affare.
La Sig.ra Rice ha aggiunto, al momento di una dichiarazione che ha fatto alla catena satellitare " Al Aarabia" , che" è tempo di regolare questa cartella " , e questa soluzione " prenderà una forma di autonomia".
D'altra parte la signora Rice ha segnalato che gli Stati Uniti manterranno il loro sostegno a " l'intermediazione" dell'ONU.
Il segretario di Stato americano, d'altra parte, ha ritenuto che le parti " non hanno bisogno di riprendere nuovamente dell'inizio, ma hanno bisogno di trovare una soluzione".
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martedì 2 settembre 2008
Sahara: Un collettivo di giornalisti mauritaniani si mobilita per l'iniziativa marocchina d'autonomia
Un collettivo di giornalisti mauritaniani ha annunciato la creazione a Nouakchott di una piattaforma battezzata " iniziativa dei giornalisti mauritaniani di sostegno all'iniziativa marocchina d'autonomia".
Quest'iniziativa è aperta ai giornalisti mauritaniani che sono convinti della legittimità della posizione marocchina sulla questione del Sahara ed avente una credibilità sulla scena mediatica nazionale, fornito che danno prova di " onestà verso Mauritanie" , indica un comunicato dell'istanza giunto lunedì alla MAP.
Gli iniziatori di questa piattaforma giustificano il loro appoggio alla proposta marocchina con il fatto che essa siè iscritto " nel quadro dell'interesse del Mauritanie" e del rafforzamento degli " legami tra i due paesi fratelli e vicini, collegati da relazioni solide".
Gli autori di questa struttura giudicano buono augurio che il lancio di loro iniziativa coincide con " l'anniversario dell'instaurazione di SM Re Mohammed VI al regno del Marocco fratello" , ed hanno espresso il desiderio che la questione del Sahara sia risolta prima dell'anno prossimo, per servire così gli interessi supremi del Marocco e consolidare le file magrebini ed arabe".
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mercoledì 21 maggio 2008
Una parte mauritaniana chiama ad un'indagine sulla sorte di 150 dispersi mauritaniani nei campi del " polisario" Nouakchott
21/08/05 -
Il partito socialista democratico mauritaniano ha chiamato, martedì, la Comunità internazionali e le organizzazioni umanitarie regionali ed internazionali ad aprire un'indagine per delucidare la sorte di 150 cittadini mauritaniani scomparsi nei campi di Tindouf, al Sud algerino.
" La parte ed il popolo mauritaniano rifiutano di osservare il silenzio su quest'affare e richiede un'indagine internazionale su queste persone tolte e torturate, e di cui alcuna è stata anche assassinata nei carceri del +polisario+" , ha dichiarato il sig. Isselkou Ould Rabbani, il presidente di questa formazione allora di una conferenza stampa, alla quale hanno assistito molti membri delle famiglie dei dispersi.
Ha affermato che la sua formazione " non accetta che la Mauritania riconosca un'entità marionetta che commette atti di eliminazione, di tortura e di assassinio contro i suoi cittadini, minaccia le sue frontiere del nord e si erge in ostacolo dinanzi ai suoi scambi socioeconomici con i suoi fratelli del nord ".
Il Sig. Ould Rabbani ha anche perorato per " l'appoggio degli sforzi del Marocco che mirano ad accordare un'autonomia alle popolazioni del Sahara".
Sottolineando l' impegno della sua parte per l'integrazione maghrebina, ha chiamato a sostenere l'iniziativa marocchina a favore dell' apertura delle frontiere tra il regno e l'Algeria ed a contenere la tensione artificiale nella regione.
Il capo del partito socialista democratico mauritaniano ha attirato l'attenzione delle autorità del suo paese e dell'opinione pubblica locale ed internazionale sugli atti barbari di cui sono vittime dei cittadini mauritaniani nei carceri del " polisario " , qualificandoli come contrari alla religione nobile islamica ed al diritto internazionale.
A questa conferenza, ai parenti delle vittime del " polisario" hanno portato prove che commuovono sugli atti di eliminazione e di tortura di cui hanno fatto l'oggetto molti membri delle loro famiglie.
In una di queste prove, Al Houcine Ould Abderrahmane, ha rivelato che una sorveglianza del " polisario" aveva tolto i suoi tre figli oltre due decenni fa e che ha fatto di tutto per ottenere la loro liberazione senza giungervi.
Ould Abderrahmane chiama la Comunità nazionale ed internazionale a fare pressione sul +polisario+ per la liberazione dei suoi tre figli e dell'insieme dei dispersi nei carceri del " polisario".
venerdì 16 maggio 2008
Il Sig. Montilla: è possibile sostenersi sull'iniziativa d'autonomia per una soluzione definitiva
Il presidente del governo autonomo della Catalogna, il sig. José Montilla, ha affermato, mercoledì, a Rabat che il suo governo è favorevole ad una soluzione politica consensuale e che ci si può sostenere sull'iniziativa marocchina d'autonomia nella cartella del Sahara.
Questa dichiarazione del sig. Montilla ha avuto luogo dopo la riunione tenuta con il sig. Khalihenna Ould Errachid, il Presidente del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani.
"Noi al governo autonomo della Catalogna rispettiamo ogni soluzione politica consensuale e crediamo che sia possibile sostenersi sull'iniziativa d'autonomia proposta dal Marocco per arrivare ad una soluzione definitiva a questo problema" ha indicato il Presidente del governo autonomo catalano.
La riunione tra i sigg. Montilla e Khalihenna Oueld Errachid è stata in grandissima parte coperta dalla stampa spagnola in particolare le agenzie EFE ed Europa Press, i giornali El nutriscono, El Mundo, El Periodico e di altri quotidiani e giornali in linea.
È occorso in presenza, dell'ambasciatore della Spagna in Marocco il sig. Luis Planas, del vicepresidente del Généralitat di Catalogna, il sig. Josep splendono Carod Rovira e della segretaria degli affari esteri del governo autonomo della Catalogna, la signora Roser Claver, e per Corcas, del segretario generale il sig. Maouelainin Ben Khalihanna Maouelainin e del vicepresidente il sig. Khaddad Moussaoui.
Il Sig. Montilla ha iniziato lunedì una visita di tre giorni al Marocco alla testa di un'importante delegazione che comprende i rappresentanti di una sessantina di imprese ed organizzazioni professionali e di una decina di dipartimenti della Catalogna.
giovedì 15 maggio 2008
Le pratiche della tortura e le violazioni dei diritti dell'uomo commesse dal''Polisario'' messe ...
Un gruppo di Marocchini sahariani, vittime della tortura, di deportazioni e di gravi violazioni dei diritti dell'uomo ha consegnato, martedì al Parlamento europeo a Bruxelles, una prova pugnante sul calvario che hanno vissuto nei campi di Tindouf, in Algeria e le sofferenze peggiori sopportate sotto gli ordini del " " polisario" " ed i suoi assistenti.
Agli europarlamentari Pascualina Napoletano, Vural Oger e Philippe Morrillon, i membri del gruppo hanno descritto le condizioni inumane nelle quali hanno vissuto in carceri del " " polisario" " e le pratiche di tortura che hanno subito e di cui conservano gravi ripercussioni.
Gli europarlamentari hanno così seguito le prove di Mohamed Echouiar Mouloud, Mohamed El Kabch, Azouini Rbiaa che portano ancora sui loro corpi le tracce della tortura inflitta dai loro carnifici.
Hanno anche potuto seguire delle altre prove, in particolare quelle di Dahi Aguai, presidente di " " l' Associazione portati degli scomparsi al polisario" " e di Brahim Ali Baiba sulle condizioni di vita nei campi di Tindouf in cui uomini, donne e vecchi sono maltrattati, umiliati e sfruttati, come pure sulla deportazione dei bambini a Cuba. "
" Conservo in me soltanto la memoria di un bambino maltrattato, umiliato e strappato ai suoi genitori" " , ha affidato la Sig.na Malainine Saadani agli europarlamentari, la parola caricata d'emozione.
Questa vecchia deportata a Cuba a l'età di 5 anni ha rivelato gli abusi peggiori e violazioni che la sua famiglia ha subito a Tindouf e le torture inflitte a suo padre dinanzi ai suoi occhi, che sottolineano che ogni famiglia sahariana ha visto almeno uno dei suoi figli tolto, imprigionato, torturato, o deportato dai boie del " " polisario" " e che finora, le popolazioni sequestrate nei campi della vergogna continuano a vivere in condizioni deplorevoli, in violazione ovvia delle più elementari dei diritti umani.
I membri del gruppo hanno anche affermato che i dirigenti dei separatisti praticano una " " reale depurazione" " al contro delle verità sahariani e pertanto non possono pretendere di rappresentare una popolazione che sottopongono alle pratiche peggiori ed inumane che deteriorano ed .
Hanno anche sottolineato che i mercenari del " " polisario" " non si accontentano di massacrare le popolazioni sahariane, ma osano deviare l'aiuto umanitario ed i regali, da cui una grande parte proviene dalle Europa, che smaltiscono sui mercati algerini, maliani o mauritaniani.
Hanno colto quest'occasione per chiamare l'Unione europea ad aiutare a gettare la luce sulle centinaia di casi di violazioni ovvie dei diritti dell'uomo nei campi di Tindouf, a proseguire gli autori ed intervenire per mettere un termine alla situazione drammatica che vivono le popolazioni sahariane prese in considerazione contro il loro gradimento nei campi di Tindouf, in Algeria.
Gli europarlamentari che hanno espresso il loro grande interesse a seguire lo sviluppo della situazione nella regione e la loro preoccupazione circa le implicazioni umanitarie del conflitto, hanno comunicato la loro disposizione ad aiutare a sensibilizzare i loro colleghi sulla situazione drammatica che vivono le popolazioni sequestrate a Tindouf e su quella delle vittime della tortura e portati degli scomparsi dal" " polisario" ".
Hanno anche sottolineato l'evoluzione positiva che conosce la questione del Sahara con la dinamica impegnata dall'iniziativa marocchina d'autonomia che offrirà alle popolazioni della regione la possibilità di gestire esse stessi loro affari ed in qualsiasi libertà.
mercoledì 14 maggio 2008
Le pratiche della tortura e le violazioni dei diritti dell'uomo commesse dal''Polisario'' messe nude al parlamento europeo
Un gruppo di Marocchini sahariani, vittime della tortura, di deportazioni e di gravi violazioni dei diritti dell'uomo ha consegnato, martedì al Parlamento europeo a Bruxelles, una prova pugnante sul calvario che hanno vissuto nei campi di Tindouf, in Algeria e le sofferenze peggiori sopportate sotto gli ordini del " " polisario" " ed i suoi assistenti.
Agli europarlamentari Pascualina Napoletano, Vural Oger e Philippe Morrillon, i membri del gruppo hanno descritto le condizioni inumane nelle quali hanno vissuto in carceri del " " polisario" " e le pratiche di tortura che hanno subito e di cui conservano gravi ripercussioni.
Gli europarlamentari hanno così seguito le prove di Mohamed Echouiar Mouloud, Mohamed El Kabch, Azouini Rbiaa che portano ancora sui loro corpi le tracce della tortura inflitta dai loro carnifici.
Hanno anche potuto seguire delle altre prove, in particolare quelle di Dahi Aguai, presidente di " " l' Associazione portati degli scomparsi al polisario" " e di Brahim Ali Baiba sulle condizioni di vita nei campi di Tindouf in cui uomini, donne e vecchi sono maltrattati, umiliati e sfruttati, come pure sulla deportazione dei bambini a Cuba. "
" Conservo in me soltanto la memoria di un bambino maltrattato, umiliato e strappato ai suoi genitori" " , ha affidato la Sig.na Malainine Saadani agli europarlamentari, la parola caricata d'emozione.
Questa vecchia deportata a Cuba a l'età di 5 anni ha rivelato gli abusi peggiori e violazioni che la sua famiglia ha subito a Tindouf e le torture inflitte a suo padre dinanzi ai suoi occhi, che sottolineano che ogni famiglia sahariana ha visto almeno uno dei suoi figli tolto, imprigionato, torturato, o deportato dai boie del " " polisario" " e che finora, le popolazioni sequestrate nei campi della vergogna continuano a vivere in condizioni deplorevoli, in violazione ovvia delle più elementari dei diritti umani.
I membri del gruppo hanno anche affermato che i dirigenti dei separatisti praticano una " " reale depurazione" " al contro delle verità sahariani e pertanto non possono pretendere di rappresentare una popolazione che sottopongono alle pratiche peggiori ed inumane che deteriorano ed .
Hanno anche sottolineato che i mercenari del " " polisario" " non si accontentano di massacrare le popolazioni sahariane, ma osano deviare l'aiuto umanitario ed i regali, da cui una grande parte proviene dalle Europa, che smaltiscono sui mercati algerini, maliani o mauritaniani.
Hanno colto quest'occasione per chiamare l'Unione europea ad aiutare a gettare la luce sulle centinaia di casi di violazioni ovvie dei diritti dell'uomo nei campi di Tindouf, a proseguire gli autori ed intervenire per mettere un termine alla situazione drammatica che vivono le popolazioni sahariane prese in considerazione contro il loro gradimento nei campi di Tindouf, in Algeria.
Gli europarlamentari che hanno espresso il loro grande interesse a seguire lo sviluppo della situazione nella regione e la loro preoccupazione circa le implicazioni umanitarie del conflitto, hanno comunicato la loro disposizione ad aiutare a sensibilizzare i loro colleghi sulla situazione drammatica che vivono le popolazioni sequestrate a Tindouf e su quella delle vittime della tortura e portati degli scomparsi dal" " polisario" ".
Hanno anche sottolineato l'evoluzione positiva che conosce la questione del Sahara con la dinamica impegnata dall'iniziativa marocchina d'autonomia che offrirà alle popolazioni della regione la possibilità di gestire esse stessi loro affari ed in qualsiasi libertà.
giovedì 24 aprile 2008
LA SECONDA SESSIONE ORDINARIA DEL CONSIGLIO REALE CONSULTIVO DEGLI AFFARI DEL SAHARA A SEMARA I GIORNI 17 E 18 DICEMBRE 2007
La parola del Signor Presidente :
In nome di Dio, il clemente, il mesiricordioso.
Su ordine di Sua Re Mohammed VI che Dio lo assita e in questa seconda sessione ordinaria dell’anno 2007 nella città di SEMARA forte, conoscente e resistente che ha partecipato a tutte le fasi storiche marocchine nel conservare sua autonomia e l’unità del paese.
In questa seconda sessione che si riunisce nella zona dopo la sessione provvisoria che ha ordinato sua maesta di iniziarla per discutere i risultati del primo incontro a Manhasset che si è svolta nella città di Laoyoune il giorno 29 giugno 2007.
Per quanto riguarda questa sessione che si svolge oggi a Semara e che discute due temi importanti che sono :
- l’autonomia :un risultato finale per realizzare la riconsiliazzone
- trasporto aero e le autostrade nelle province del Sud
Come sapete Signori e Segone questo processo riguardane l’autonomia e la realizzazione della soluzione del problema del Sahara come soluzione finale è iniziato dopo la visita storica della città di Layooune che ha fatto sua maestà Mohammed V che Dio lo glorifica e lo sostiene. Subito dopo il suo discorso storico del 25 marzo 2006 che inseguito al quale ha creato Che Dio lo protegge il consiglio reale consultivo degli affari del Sahara.
Il consiglio si è lanciato all’inizio all’organizzazione della preparazione della bozza del progetto dell’autonomia. E questo durante tutto il resto dell’anno 2006 e ci siamo lavorati sopra e abbiamo cominciato anche un’attività diplomatica e mediatico molto tenso.
E quando ha accettato sua maestà al progetto finale riguardante l’autonomia nelle province del sud abbiamo partecipato alla campagna nazionale totale a 2 livelli nazionale e internazionale per fare conoscere il progetto a tutto il mondo.
Infatti tutto il mondo ha espresso nei 5 continenti il loro appoggio e considerazione per questo progetto considerato importante e base per la soluzione del conflitto.
E dopo le reazioni positive espresse da parte della maggior parte dei paesi del mondo, il Marocco ha presentato sua proposta dell’autonomia al consiglio generale delle nazioni unite nella data del 11 aprile 2007 e ha dato suo accordo con una risoluzione storica 1754 che ha grandinato la serietà e la cerdibilità e l’importanza della proposta marocchina. E quesa risoluzione è un approccio nuovo per risolvere il conflitto del Sahara questo approccio è basato sul l’abbandono degli altri precedenti approcci non ragionevoli e le profonde prospettive e ha precisato sul tenere alle negoziazioni basati sulla buona intenzione come l’unico metodo e soluzione finale di questo conflitto che ha durato molto.
Noi consideriamo che la risoluzione 1754 è una vera e propria nuovo inizio in grado di risolvere il problema del Sahara Marocchina nei brevi tempi e questo naturalmente se le buone intenzioni si dimostrano nelle altre parti;
E quindi è iniziata su questa base la prima sessione delle negoziazioni i giorni 18 e 19 giugno 2007 negli Stati Uniti a Manhasset e si svolta nello stesso luogo la seconda tappa i giorni 10 e 11 agosto dello stEsso anno.
Quello che da speranza è che le parti sono entrati in una fase nuova per risolvere il problema l’affare con metodi civili e moderni che porta senza dubbio a una soluzione finale con il consenso di tutte le parti e stato discusso prima e a lungo nella città di layoune, gli ambienti nei quali sono svolti e irisultati concessi dal Marocco in seguito a questo incontro.
E come si sa queste negoziazioni hanno sconvolto e disordinato il fronte polisario e quelli che la sostengono perché si considera con totale divisione con vecchie procedure perché si è creato un processo nuovo che è nato con la risoluzione 1754 che richiede e insiste sulla ne e le negoziazioni diretti portando a una soluzione politica già messa in accordo e con il consenso di tutti.
Il consiglio di sicurezza ha confermato anche con sua ultima risoluzione 1783 a seguire lo stesso avvicinamento nuovo come un approccio alla soluzione del conflitto del Sahara.E ha rinnovato la riconoscenza della credibilità e la serietà la proposta marocchina e ha aggiunto che le negoziazioni si svolgeranno sulla base dello sviluppo che si visto durante l’anno 2006 e quello che rinforza e conferma la proposta marocchina riguardante il progetto dell’autonomia che è considerato veramente l’unico sviluppo che ha subito il dossier.
E per realizzare gli obbiettivi tracciati dalla risoluzione 1783, come lo ospica la comunità internazionale bisogna come sottolineato prima che ci siano le buone intenzioni da tutte le parti.
E in questo senso nostro paese ha voluto esprimere sua buona intenzione creando il consiglio reale consultivo degli affari del Sahara che considera la partecipazione dei figli della regione nel determinare i segni di un destino e di un futuro e presentare il progetto dell’autonomia come mezzo d’onore per risolvere questo dossier con il principio né vincitori né sconfitti e come l’accettazione delle negoziazioni dirette con il fronte polisario si considera una prova seria e coraggiosa con buone intenzioni per metter fine a questo conflitto che ha durato molto tramite le discussioni e le negoziazioni e la riconciliazioni.
Pero l’altra parte che è nello stesso tempo molte parti rimane come è rimasta prima la parte essenziale svelata con scuri obbiettivi.Ed vero cha hanno accettato le nuove decisioni risoluzioni delle nazioni unite e la regole moderata basata sulle negoziazioni dirette pero la buona intenzione non si è ancora fatta vedere perché la nostalgia del passato suona ancora nelle orecchie allora che niente si è riuscito a trovare la soluzione cercata per mettere fine al conflitto.
Quindi Il tentativo di un referendum è basato sulla definizione dell’identità ha mostrato che non è fattibile per ragione semplice e asbbab ragionevoli che nessuno nega oppure sconosce e alla testa è che i sahariani si trovano dispersi in tanti paesi per causa della divisione la continuità dell’oocupazione.
Allora non è possibile fare un referendum basato sulla definizione dell’identità e che sia nello stesso momento neutrale e trasparente e libero e democratico solo se le frontieri geografiche e demografiche di questi paesi vengono cambiati e questo è del tutto impossibile e inaccettabile e non è in accordo con la legge charia internazionale mania costituita sul rispetto delle frontiere e l’unità del territorio di ogni stato.
E quello che ci spnge a dire che le buone intenzioni non si sono ancora fatti vedere dalla altre vere parti e il suo attaccamento alla richiesta dell’impossibile e che sa benissimo che non si puo mai realizzare anzi minaccia la sua esistenza abbiate clemenza quindi una guerra civile.
Per quanto riguarda la liberazione di Terfaya e Sidi Ifni perché vengono ricuperate successivamente nell’anno 1958 (terfaya) e 1969 (sidi ifni) e questo dopo le trattative che hanno portato ad un accordo tra il Marocco e la Spagna senza il ricorso a nessun referendum.
E non è del tutto strano che il ricupero del Sahara marocchina nell’anno 1975 con lo stesso modo. E non rimane che le concezioni nel nord del Marocco e che i marocchini hanno dimostrato ultimamente il loro attaccamento alla sovranità marocchina con il rifiuto totale all’offesa dei sentimenti patritotici in attesa di una soluzione futura del litigio.
E quando ha suonato l’ora della liberazione gli abitanti della regione hanno svolto un ruolo importante in questo periodo per l’unità e l’unificazione del territorio partecipando alla marica verde organizzata dal defunto Hassan II e che ha rinnovato la loro sottomisssione sacra i filgi della regione che i suoi parenti hanno fatto prima al defunto Mohammed V.
Percio non è possibile cha qualsasi persona falsifica la storia e dire bugie sul passato inventando una altra versione diversa da quella raccontata dai parenti e discendenti.
Il popolo del Sahra sono bidouIni che derivono da discendenti marocchini.
I bidouini del Sahara che hanno partecipato alla costruzione del passato e del futuro del Marocco.
Il popolo del Sahara come bidouini e persone hanno partecipato a tutto il processo che ha conosciuto il regno del Marocco sia prima o durante l’occupazione e al momento della liberazione e il ricupero dell’indipendenza.
Percio è un spreco tentativo se qualcuno tenta di creare la separazione dal 1973 perchè nessuno puo inventare che ci fosse una storia che separa in qualsiasi modo il Marocco e il suo Sahara. Perchè c’è un legame religioso tramite atto di fedeltà e umano attraverso I rapporti familiali, rapporto martirio tramite la resistenza e la partecipazione alle grandi affari nazionali, oltre il rapporto economico, commerciale e umano.
Per queste ragioni il coflitto del Sahara si considera un conflitto basato su giustificazioni errate e insomma è un conflitto nato soprattutto in seguito alla guerra fredda e altre rivendicazioni non rivelate non centra per niente né da vicino né da lontano con la vita del popolo del Sahara. Purtroppo tutta la regione risulta vittima di questo conflitto inventato.
E per la profondità dei rapporti che già esistevano e esistono ancora e rimarranno sempre piu forti tra il il popolo del Sahara e il Re Marocco, questo legame forte e resistente della ourya outka la tnfasimo e che nessun tentativo qualunque sia e qualunque sia il periodo che prende e perdura non potrà mai desunire quest’unione sacra né indebolire atto di fedeltà che rappresenta una collana su ogni cittadino del Sahara.Questo atto di fedeltà che viene consolidato dal popolo del Sahara al Re del Marocco Mohammed V che Dio lo assita. Subito dopo la presa del trono.
Da tutto quello che viene detto prima, noi diciamo al comando che ordina il fronte del polisario che è inutile tentare con i manifesti ed è unitile continuare a mantenersi all’impossibile e niente risultato insistendo su argoimenti irragienevoli.Come mai solo la storia e il futuro sono capaci di svelarci lezioni che dobbiamo imparare su questo conflitto.
E diventato molto importante riflettere su come cambiare il metodo comportamento di questa gruppetto che scomette l’impossibile e sogna di un evento che non succedrà mai se Dio vuole.
E venuto il momento che il fronte deve rivedere i suoi calocoli e rimettree in ordine i suoi documenti e che sappia, e come veramnete già lo sa, come organizzazione e persone che il falso referendum è basato sull’identificazione dell’identità falsa non si realizzerà mai e che la separazione del Sahara dal Marocco non verrà mai il giorno e che il fatto di perdurare il conflitto non è altro che una perdità di tempo.
E arrivato il momento che questa direzione sappia che la presenza degli accampmenti di Tindouf è considerata una catastrofe umana, non dignitosa dal punto di vista umanoe sociale.
Infatti non possiamo accettare le ragioni che hanno incarcerato la gente a Tindouf in Algeria né tollerare l’atteggiamento perché non c’è una giustificazione di questo, e non si puo accettare il fatto di utilizzare accampamenti come metodo per attirare
la comunità internazionale e avere la pietà dei stranieri e non si puo accettare che venga utilizzata come moneta commerciale con la quale chiunque puo approfittare come carta di prima importanza .
La causa delle brutte condizioni negli accampamenti è il polisario perché è stata lei ad organizzare la sua presenza li, e se la gente degli accampamenti vivono condizioni difficili non sopportabili la causa è il polisario che ha circondato li piu di tre decennie con desolazione totale dei diritti umani e se le famiglie si sono separati e dispersi e per causa del fronte del polisario che voleva la separazione e la divisione delle famiglie e se nessuno no ha documenti d’identità ed è stato il fronte polisario che ha impedito alla gente di tornare alle loro origini.
La verità è che il polisario e quelli che lo fanno muovere per ragioni di controllo a scapito della sofferenza una parte degli abitanti del Sahra sotto controllo, e una parte di mortazika e vittime delle soffrenze della regione della costa, ha commesso un grave errore approfittando della gente dei accampamenti hmada a tindouf come una carta politica perdente che non porta niente e inseguito alla quale non si guadagna niente e il popolo che che soffre tanto.
Il fronte del polisario ha commesso un grave descriminazione dei diritti umani , diritti dei gruppi impedendoli di tornare alle loro case a lungo, e descriminazione individuale con la presa dei loro proprietari e la perdità delle vite.
Pero oggi il Marocco è venuto con avvicinanza nuova per risolvere questo problema, questà avvicicinanza coraggiosa e ben intenzionata basata sulla riconciliazione e la responsabilità e dimenticare i resti del passato, e aprire una nuova pagina di accordo e fraternità e abbraccio e questo con la decisione dell’autonomia è diventato un dovere quindi che il fronte polisario di approfittare quest’occasione unica che permette loro di uscire da questo blocco e questa brutta situazione dove sono caduti accettando il progetto delll’autonomia al piu presto possibile e l’abbandono alle dobbie posizioni e ai sogni catastrofici se veramente hanno l’intenzione di voler bene ai filgli del Sahara e se veramente rispettano il bene della regione, e se veramente sono capaci di imparare le lezioni da tutte le esperienze disastrose passate prima.
E questo succederà solamente se il fronte polisario cederà alla totale dittatura come tendenza per governare e seguire un metodo democratico rispettando i diritti umani e rispettare l’atra opinione diversa. E per ultimo non utilizzare gli accampamenti per riscattare politicamente e arricchirsi non onestamente a scapito delle miserie dei occupati.
E in questa situazione se hanno la possibilità di decidere? E noi abbiamo il diritto di dubitarne e questo significa come una organizzazione che si trova su un territorio straniero finanziata con soldi stranieri potrebbe avere la libertà di decidere. Ed è veramente il fronte polisario ha le prerogative per decidere? Se ce l’ha perché non segue il processo che porta alla volontà dei figli della regione e da suo accordo per il progetto dell’autonomia che è accettato e tanto atteso da la maggiore parte dei figli del Sahara.
E se veramente detiene questo potere come sottintende perche on da il suo accordo alla soluzione unica e possibile in grado di essere realizzata e honorofico nello stesso momento è quello dell’autonomia sotto il controllo del Marocco.
E il nostro diritto dubitare che il fronte polisario ha queste prerogative per decidre.
Percio non siamo sicuri che la maggior parte del popolo del Sahara dovunque sono e soprattutto quelli che si trovano nei accampamenti sono per l’autonomia come soluzione adeguata, per purtroppo non partecipano a prendere la decisione perché si considerano vittime di situazioni disastrose.
Gli abitanti vogliono ritornare alle loro case con Honore e serietà per partecipare alla marcia di sviluppo e economico e sociale e politica e culturale nella zona e approfittare di una vita naturale e normale come l’altra gente.
La direzione si nasconde dietro un’agenda non pronunciata e sfugge per non prendere la decisione giusta e totale e decisivo perché si è trovata per la prima volta davanti alle sue responsabilità se è veramente una direzione del sahara ha da scegliere la soluzione honorofica oppure la non soluzione.
La sceltà honorofica è chiaro e trasparente che contiene i diritti tutti i diritti politici siano economici siano culturali e sociali per gli abitanti del Sahara e permette loro la gestione del loro destino loro stessi vivendo in pace e serenità e ha il consenso di tutte le parti :
la comunità internazionale ha il consenso che ha sostenuto la soluzione dell’accordo riconciliazione basato sull’autonomia e che viene chiamato a livello internazionale soluzione politica.
L’unione del maghreb al arabi ha il consenso per finire questo conflitto che ha ritardato per troppo la costruzione dell’unione del maghreb arabo.
Pero la nonsoluzione è una scusa per la direzione del polisario: questa scelta significa la continuità del conflitto perché la richiesta dell’impossibile è una volontà per continuare e il conflitto, e la sua continuità significa il sottomettersi ad una agenda non annunciata vuole chiedere un diritto con il quale si ottiene un nondiritto.
Questa agenda falsa è il vero errore sul quale è costruito il fronte del polisario e che non permette a chiunque direzione di usufruire di una libertà di sceltà.
Pero come il mondo, e grazie a Dio, è cambiato e i mezzi di comunicazione permettono ad ogni individuo cittadino dovunque sia di scoprire la verità totale e diventato impossibile continuare a mentire e indugiare e il continuo dobbio posizione d’opinione.
Percio noi oggi e inseguito alla terza sessione delle negoziazioni che che comincia la prima settimana del mese di giugno 2008 a Mnahasset si discuterà dell’autonomia ; come soluzione finale per la riconciliazione e il ritorno con dignità. E auspichiamo che la prossima sessione sarà un’occasione per mostrare la buona intenzione dell’altra parte, una buona intenzione basata sul serio e il rispetto la volontà del popolo del Sahara e la loro voglia di vivere nella madre patria il regno del marocco sotto controllo dell’autonomia della sovranità marocchina con la direzione di sua maestà Mohammed V che Dio lo assisti fino a mettre fine a questo incubo ingiusto che vive il popolo dei accampamenti Tindouf e apriamo cosi una nuova pagina di felicità, sviluppo, e prosperità per tutti i figli della regione.
E in questo percorso seguendo i consigli del re è quello di accompagnare l’unione del territorio con lo sviluppo e la democrazia e il progresso, Il re del Marocco Mohammed V che Dio lo glorifica e lo sostiene, ha ordinato che un programma di un agenda di questa sessione contiene un punto importante e progressivo ed quello della problematica del trasporto aereo e le autostrade nelle province del Sahara Nord perche questo settore risulta molto importante e apre le province del Sahara alle altre regioni e il loro sviluppo e incoraggiare l’investimento e la liberta di circolazione delle persone e uomini d’affari e lo scambio. Dimostrando i progressi e facendo parte ad iscriversi seriamente nella realizzazione come potere consultivo che da proposte e consiglio legato ai bisogni della gente. Dando come obbiettivo lo sviluppo e il progresso delle province del Sahara senza limitarsi alle manovre degli altri e noi la costruiamo con la nostra volontà e nella terra unità
Pace con voi.
giovedì 28 febbraio 2008
Il mercoledì 18 luglio 2007
Sahara occidentale: Dichiarazione del Presidente del CORCAS al termine della sessione straordinaria del Consiglio Il Presidente del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani (CORCAS), il sig. Khalihenna Ould Errachid, ha fatto una dichiarazione alla stampa al termine della sessione straordinaria del Consiglio, tuta, venerdì a Laâyoune, conformemente alle alte istruzioni di SM il re Mohammed VI.
Il presidente del CORCAS, il sig. Khalihenna Ould Errachid, ha affermato a tal fine che questa sessione straordinaria, obbligata su ordine di SM il re Mohammed VI ad esaminare gli ultimi sviluppi della questione del Sahara, in particolare alla luce del primo round dei negoziati che ha avuto luogo nel sobborgo di New York per il regolamento definitivo della questione, è stata l'occasione di esporre i dettagli e lo svolgimento di questi negoziati.
"i dibattiti tra i membri del Consiglio sono stati costruttivi e si sono svolti in un clima impressiona di patriottismo", ha sollevato il sig. Khalihenna Ould Errachid, aggiungendo che i membri del Consiglio hanno espresso il "loro appoggio al modo con il quale si sono svolti questi negoziati ed alla posizione della delegazione marocchina quanto al loro svolgimento".
I membri del CORCAS, ha proseguito, "hanno espresso il loro sostegno alle posizioni ed iniziative di SM il re per raggiungere una soluzione definitiva", aggiungendo che questa soluzione può concretizzarsi soltanto attraverso l'applicazione dell'iniziativa dell'autonomia "come soluzione definitiva, appena e globale, accettata da tutte le parti e considerata dal diritto internazionale come una reale forma d'autodeterminazione".
"vogliamo dire ai nostri fratelli del fronte Polisario che devono sapere che la questione del Sahara esige molto realismo e di compromesso per raggiungere una soluzione che soddisfa tutte le parti e che è, inoltre, una forma d'autodeterminazione", ha detto.
"li chiamo come lo ho già fatto a New York da riconoscere che il regolamento delle questioni politiche passa per il compromesso ed il consenso", ha aggiunto.
I lavori di questa sessione erano stati aperti venerdì in fine di pomeriggio al palazzo dei congressi a Laâyoune, in presenza dei sigg. Chakib Benmoussa, ministro dell'interno, e Fouad Ali El Himma, ministro delegato dentro.
Nel corso di questa sessione, il consiglio ha esaminato gli ultimi sviluppi della questione dell'integrità territoriale del regno, alla luce dei negoziati diretti tra le parti interessate tenute il 18 ed il 19 giugno a Manhasset, negli Stati Uniti.
Al termine di questa sessione, lettura è stata data dal segretario generale del CORCAS, il sig. Maouelainin Maouelainin Ben Khalihenna, di un messaggio di fedeltà e di lealtà indirizzata a SM il re Mohammed VI dal presidente del CORCAS, in nome proprio ed in nome di tutti i membri del Consiglio.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassanie:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale :
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sud marocchino:
www.sahara-villes.com
Sahara occidentale: Dichiarazione del Presidente del CORCAS al termine della sessione straordinaria del Consiglio Il Presidente del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani (CORCAS), il sig. Khalihenna Ould Errachid, ha fatto una dichiarazione alla stampa al termine della sessione straordinaria del Consiglio, tuta, venerdì a Laâyoune, conformemente alle alte istruzioni di SM il re Mohammed VI.
Il presidente del CORCAS, il sig. Khalihenna Ould Errachid, ha affermato a tal fine che questa sessione straordinaria, obbligata su ordine di SM il re Mohammed VI ad esaminare gli ultimi sviluppi della questione del Sahara, in particolare alla luce del primo round dei negoziati che ha avuto luogo nel sobborgo di New York per il regolamento definitivo della questione, è stata l'occasione di esporre i dettagli e lo svolgimento di questi negoziati.
"i dibattiti tra i membri del Consiglio sono stati costruttivi e si sono svolti in un clima impressiona di patriottismo", ha sollevato il sig. Khalihenna Ould Errachid, aggiungendo che i membri del Consiglio hanno espresso il "loro appoggio al modo con il quale si sono svolti questi negoziati ed alla posizione della delegazione marocchina quanto al loro svolgimento".
I membri del CORCAS, ha proseguito, "hanno espresso il loro sostegno alle posizioni ed iniziative di SM il re per raggiungere una soluzione definitiva", aggiungendo che questa soluzione può concretizzarsi soltanto attraverso l'applicazione dell'iniziativa dell'autonomia "come soluzione definitiva, appena e globale, accettata da tutte le parti e considerata dal diritto internazionale come una reale forma d'autodeterminazione".
"vogliamo dire ai nostri fratelli del fronte Polisario che devono sapere che la questione del Sahara esige molto realismo e di compromesso per raggiungere una soluzione che soddisfa tutte le parti e che è, inoltre, una forma d'autodeterminazione", ha detto.
"li chiamo come lo ho già fatto a New York da riconoscere che il regolamento delle questioni politiche passa per il compromesso ed il consenso", ha aggiunto.
I lavori di questa sessione erano stati aperti venerdì in fine di pomeriggio al palazzo dei congressi a Laâyoune, in presenza dei sigg. Chakib Benmoussa, ministro dell'interno, e Fouad Ali El Himma, ministro delegato dentro.
Nel corso di questa sessione, il consiglio ha esaminato gli ultimi sviluppi della questione dell'integrità territoriale del regno, alla luce dei negoziati diretti tra le parti interessate tenute il 18 ed il 19 giugno a Manhasset, negli Stati Uniti.
Al termine di questa sessione, lettura è stata data dal segretario generale del CORCAS, il sig. Maouelainin Maouelainin Ben Khalihenna, di un messaggio di fedeltà e di lealtà indirizzata a SM il re Mohammed VI dal presidente del CORCAS, in nome proprio ed in nome di tutti i membri del Consiglio.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassanie:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale :
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sud marocchino:
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